mercoledì 23 gennaio 2019

Castrum Coeli: un castello e un borgo dalla storia millenaria sul Monte Asprano (Colle San Magno, FR)

Uno dei tramonti più belli della Ciociaria

Sulla sommità del monte Asprano, sconosciuto ai più, sorgono i resti Castrum Coeli. Il luogo è sicuramente più noto per il tradizionale pellegrinaggio (che ancora oggi vede coinvolte centinaia di persone) il giorno del Lunedì in Albis (Pasquetta), durante il quale due statue della Madonna partono una da Castrocielo ed una da Colle San Magno per visitare la chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo, che proprio sulla sommità dell’Asprano è ubicata.
del castello e del borgo fortificato di

Ma perché un rituale così particolare? Perché da due paesi diversi, due statue distinte, si inerpicano sul sentieri faticosi per raggiungere la vetta della collina? Historia magistra vitae diceva qualcuno. Andiamo a scoprirla.

Le prime tracce di frequentazione della sommità dell’Asprano sono da collocare all’epoca preromana. Come molti altri luoghi d’altura della Ciociaria, importantissima in quel periodo sia dal profilo economico che strategico, anche questa vetta viene fortificata e diventa un luogo forse di difesa, sicuramente di avvistamento. Il panorama che si gode da qui infatti è incredibile, ed ancora oggi lascia senza fiato: si spazia dall’alta Ciociaria a tutta la valle del Liri, fino al massiccio di Rocca Monfina, fino al Golfo di Napoli. Incredibile ammirare da qui, lontano lontano, la forma inconfondibile di Ischia. Proprio per sfruttare questa posizione privilegiata dunque il sito viene fortificato, ed ancora oggi è visibile qualche lacerto di mura in opera poligonale (le cosiddette mura megalitiche o ciclopiche).

Le notizie storiche sono scarne, ma si può facilmente ipotizzare che durante il periodo romano il sito non abbia ricoperto un ruolo fondamentale per il territorio, anzi. Ruolo di rilievo che invece riacquista durante il Medio Evo: con l’abbandono progressivo delle pianure e la “fuga” verso le alture anche la sommità dell’Asprano viene di nuovo abitata, e proprio qui nasce il borgo di Castrum Coeli. Un borgo non facile da raggiungere, che domina la valle del Liri ma intorno al quel mancano campi coltivabili e, soprattutto, acqua. Per sopperire alla mancanza di acqua verranno costruite diverse cisterne, alcune delle quali ancora conservate.

Ma seppur con queste problematiche Castrum Coeli è troppo importante per la difesa del sud Italia. Un primo castello deve essere stato costruito durante l’alto Medio Evo, ma è con l’imperatore Federico II di Svevia che il luogo assume la forma che ancora oggi è riconoscibile. L’imperatore infatti ordina la ricotruzione del castello e delle fortificazione, a testimoniare l’importanza strategica che lo stesso Federico dava a questo sito.

Le condizioni di vita nel borgo però dovevano essere difficili, ed ecco perché nel corso dei secoli (tra il XIII ed il XVI secolo) esso viene progressivamente abbandonato. Gli abitanti fonderanno Cantalupo, la frazione più antica di Colle San Magno, il “Colle”, da cui Colle San Magno, e Castrocielo, chiamata precedentemente Palazzolo.

È per ricordare questa antica unione che il lunedì di Pasqua si celebra questo rito: gli abitanti dei due borghi, ormai separati da secoli, si rincontrano sulla vetta per ricordare la loro appartenenza ad un unico, ormai abbandonato, luogo: Castrum Coeli.

Ancora oggi sono ben visibili i resti del borgo antico, case diroccate, una chiesetta, le mura cittadine con le loro torri, il tutto condito da una vegetazione lussureggiante, che uniti al panorama ne fanno un luogo unico al mondo. Il periodo migliore per visitarlo è sicuramente marzo, il periodo di fioritura dei mandorli: ce ne sono a decine, e vedere la collina ed i resti medioevali ricoperti da fiori è qualcosa di indescrivibile. La parte più maestosa conservata è senza dubbio il mastio, sulla punta più alta della collina, da cui si gode una vista mozzafiato, ed una torre costruita con vista sul castello di Roccasecca, quasi a voler controllare l’altro castello.

Un luogo da non perdere assolutamente per gli amanti del trekking, della storia, della natura e della fotografia, perché è davvero unico. Se volete godervi uno dei tramonti più affascinanti della Ciociaria, avete trovato il luogo adatto.


Per qualsiasi informazione, per visite guidate e commenti il mio indirizzo è matteo.zagarola@gmail.com

Grazie all’amico Alex Vigliani per la magnifica foto!

Nessun commento:

Posta un commento