Tour suggestivo della Chiesa Sant'Angelo in Asprano, meta affascinante della Ciociaria.
Impropriamente chiamato “Eremo di San Michele”, la chiesetta rupestre di Sant’Angelo in Asprano si staglia sullo sfondo del borgo di Caprile, una delle frazioni di Roccasecca (FR), sul pendio del Monte Asprano. Si ubica in un luogo estremamente suggestivo, in un riparo sottoroccia alle pendici di una parete rocciosa sulla quel si staglia il castello dei Conti D’Aquino di Roccasecca, qualche decina di metri più in alto. Negli anni la tradizione ha attribuito a questa chiesetta il termine di Eremo per la sua posizione al di fuori del borgo, al termine di un sentiero non proprio semplicissimo; la dedica a San Michele deriva invece dall’affresco che si trova nella prima stanza, sulla sinistra, rappresentante l’arcangelo Michele, con la sua lancia, probabilmente nell’atto di uccidere un mostro vicino ai suoi piedi, immagine tipica della rappresentazione di Michele (purtroppo la parte inferiore è andata perduta).
In realtà la chiesetta era utilizzata come lazzaretto e luogo di sepoltura per i malati del borgo di Caprile, mansione che ha ricoperto fino alla metà dell’800. Di sicuro è frequentato almeno dall’epoca longobarda, e la sua continuità di vita è impressionante: le decorazioni interne coprono vari secoli, dall’alto Medioevo al rinascimento. Nell’abside un affresco dell’XI\XII secolo, in cui viene rappresentato il Cristo benedicente in mandorla, con angeli e la Madonna, e gli apostoli, di gusto bizantineggiante. Se già un affresco di questo periodo è da considerare incredibile, ciò che si trova al di sotto lo è ancora di più: un distacco di una parte dell’affresco ha messo in luce un affresco più antico, dell’VIII\IX secolo, in cui si riconosce una santo la cui identità è però purtroppo sconosciuta. Un dato importantissimo che ci lascia intendere che già in quel periodo la chiesetta era uno dei punti di riferimento delle comunità locali.
Ma ciò che rende questo luogo davvero incredibile è una altro affresco, conservato oggi nella medievale chiesa di Santa Maria delle Grazie nel centro del borgo di Caprile (di cui parleremo in un altro articolo!): questo affresco (purtroppo frammentario, ma bel leggibile) rappresenta la Crocifissione, ma in una veste completamente inedita ed unica al mondo. Gesù intanto è coperto da una tunica, mentre il soldato Longino calza le ciocie, calzatura tipica di questa parte del Lazio meridionale! E sempre Longino non tiene una lancia, come di solito si trova, ma una fune. Parliamo quindi di artisti locali, di una Crocifissione “Ciociara” per così dire, tanto unica quanto misteriosa.
Spero che la vostra curiosità sia stata solleticata, e perché no, vi sia venuta voglia di andare ad ammirare questo unicum mondiale, magari con una guida! Per info potete contattarmi via e-mail matteo.zagarola@gmail.com
A presto!
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