Siamo
sulle sponde del Garigliano, a poche centinaia di metri dalla sua
foce, al confine tra Lazio e Campania, comune di Minturno, provincia
di Latina. E proprio qui troviamo uno dei siti archeologici più
interessanti del Lazio meridionale: il comprensorio Archeologico di
Minturnae.
Minturnae
è una colonia romana fondata nel 296 a.C. sulle sponde del fiume
Liris (attuale Garigliano) come centro commerciale e di controllo del
territorio. Nel volgere di pochi anni la fortuna della colonia
diventa immensa, grazie anche ai fiorenti commerci di olio e
soprattutto vino (in questa zona veniva prodotto il Falerno, il “vino
degli imperatori”. Tagliata dalla via Appia, la regina viarum, la
prima autostrada di sempre, con un fiorente porto commerciale,
Minturnae doveva apparire al visitatore antico come una metropoli
multietnica, multiculturale, divisa da un fiume come le moderne Roma,
Parigi o Londra. Imponenti scavi hanno portato alla luce il cuore
politico-religioso della città, con vari templi (tra cui il tempio
dedicato a Giulio Cesare divinizzato), il Foro, la Curia, la
Basilica, le terme, il teatro, il Macellum (centro commerciale
dell’epoca) nonché varie abitazioni e, di notevole rilevanza, le
latrine pubbliche (non potevano mancare i bagni pubblici in una città
di questa importanza!). Proprio nel Foro sono state ultimamente
ritrovate le tracce di una maestosa iscrizione pavimentale in bronzo
(se ne conoscono nemmeno talmente poche al mondo che una mano basta a
contarle!) a riprova dell’importanza della città. Una delle
scoperte più sensazionali e, forse, divertenti, ha però riguardato
le latrine pubbliche: i muri erano completamente ricoperti da
graffiti! Immaginate le scritte che vediamo oggi nei bagni pubblici:
ecco, avrete una vaga idea di cosa abbiano scritto i Minturnesi di
2000 anni fa su quei muri! Nell’Antiquarium troviamo una galleria
con sculture di notevole pregio (ad esempio le statue di Augusto e
Livia, sua moglie), iscrizioni che ci raccontano la vita della città,
anfore, legni di nave; insomma, da non perdere assolutamente!
Se
tutto questo ancora non vi ha fatto venire voglia di visitarla,
eccovi l’ultima motivazione: il Ponte Real Ferdinando, primo ponte
sospeso con catenaria in ferro dell’intera Europa Continentale!
Progettato dall’ing. Luigi Giura, i lavori iniziarono nel 1828 e
furono terminati il 30 aprile 1832. Inaugurato il 10 maggio dello
stesso anno, fu considerato dalla stampa internazionale un capolavoro
di ingegneria. Per dimostrare al mondo la solidità del ponte, il re
Ferdinando si pose al centro della campata ordinando il passaggio di
due squadroni di lancieri al trotto e di ben sedici treni di
artiglieria. Il ponte vedrà, purtroppo, molto sangue scorrere: prima
lo scontro fratricida della battaglia del Garigliano tra esercito
borbonico ed esercito piemontese per l’Unità d’Italia, poi il
lungo assedio della Linea Gustav durante la seconda Guerra Mondiale.
Danneggiato gravemente dai Tedeschi, è stato restaurato ed ancora
oggi si erge maestoso a collegare il Lazio e la Campania. La
commozione nel vedere i segni del tempo e della guerra sulle
strutture del ponte è grande, aumentata dalla presenza, a poche
decine di metri dal Comprensorio, del Cimitero di guerra del
Commonwealth.
Non
resta che andare a scoprire questo luogo incantevole!
Per
info visitate il sito del Ministero:
https://www.beniculturali.it/mibac/opencms/MiBAC/sito-MiBAC/Luogo/MibacUnif/Luoghi-della-Cultura/visualizza_asset.html?id=157374&pagename=157031
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